04 Gli anni della formazione e l’incontro con Kekulé

Johan Wilhelm Körner nasce a Kassel, in Germania, nella regione dell’Assia settentrionale, il 20 aprile 1839.  

Il padre è unconiatore di monete della corte imperiale, mentre la madreSophie Küch viene da una famiglia di mugnai. Il giovane Wilhelm frequenta un istituto tecnico per allievi ingegneri, poinel 1859 si trasferisce a Giessen, città universitaria, dove si laurea in chimica nel 1860 dopo un solo anno di studio.

I viaggi di Körner

Rimane a Giessen come assistente fino al 1864, appassionandosi alla chimica organica, e trascorre un breve periodo a Londra di sei mesi dal chimico W. Odling (1865). Poi, la grande decisione che cambia la sua vita: affascinato dalle teorie di August Kekulé decide di seguirlo a Gand, in Belgio.

Kekulè e i suoi collaboratori a Gand nel 1866 ca.

In piedi da sinistra: Mayer (dal 1864 con Kekulé a Gand), Körner (assistente di Kekulé dal 1865 al 1867), Esch, Semmel, Behrend, Ladenburg (rimase con Kekulé sei mesi e propose un modello del benzene diverso da quello di Kekulé). Seduti da sinistra: Swarts (succedette a Kekulé nella cattedra a Gand dal 1867), Kekulé (nel 1867 si trasferì a Bonn), Glaser (assistente di Kekulé dal 1865 al 1867, lo seguì a Bonn nel 1867)

Kekulé studiò all’università di Giessen nel 1847 iscrivendosi prima ai corsi di architettura ma poi si trasferì al corso di chimica dopo aver assistito alle lezioni di J. von Liebig, uno dei più importanti chimici dell’epoca. Si laureò nel 1852, in seguito trascorse un periodo di lavoro presso il laboratorio di W. Odling a Londra. Nel 1858 gli venne assegnata la cattedra di chimica a Gand in Belgio, dove arrivò nella prima metà di novembre.

Körner, più giovane di Kekulé di dieci anni, frequentò pochi anni dopo la stessa università dove conobbe Emil Kekulé, fratello di August, soprannominato Paschà per il suo comportamento molto calmo e posato. Körner ed Emil Kekulè, allora impiegato amministrativo e poi consigliere distrettuale, divennero buoni amici. Entrambi vivevano a Giessen, nella casa natale di A. W. Hofmann, altro chimico molto importante, il cosiddetto "Calamaio", come era chiamato l’edificio nella lingua locale per via delle sue due torri. Körner aveva la fama di essere un tipo pieno di battute sciocche e di avere difficoltà a controllare le sue birichinate. Dopo la laurea lavorò nel laboratorio di chimica dell’università, si spostò a Londra per sei mesi presso il laboratorio di W. Odling, lo stesso dove lavorò Kekulé. Poi nel 1865 venne raccomandato a Kekulé non solo dal suo professore Will ma anche dal fratello di Kekulé, Emil.

Kekulé si rese presto conto di aver trovato in Körner un collaboratore insolitamente capace. Non solo lo assunse come segretario per collaborare al suo libro di testo, ma gli chiese anche di introdurlo al calcolo infinitesimale nelle tarde ore serali, dopo aver ricevuto una formazione matematica presso la Scuola Superiore Industriale di Kassel.

Körner però soffriva di forti attacchi di reumatismi e il clima a Gand non era certo il più adatto e, su consiglio medico, decise di trasferirsi in un clima più caldo. Fu così che nel 1867 si trasferì a Palermo nel laboratorio di Stanislao Cannizzaro, uno dei chimici italiani più importanti del tempo e che Kekulé conosceva molto bene.

 


"Signori, impariamo a sognare e forse intuiremo la verità."

— August Kekulé, 1865

 Guglielmo Körner. Una vita tra il pensare e il fare.
2025 © Università degli Studi di Milano
 Guglielmo Körner.
Una vita tra il pensare e il fare.
2025 © Università degli Studi di Milano